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La chiave di violino e le 7 note

Le nostre prime sette note,
come si chiamano, dove si scrivono?
Come imparare a riconoscerle?

Corso di musica 2/43 – Chiave di violino

I nomi delle note sono sette, in italiano sono: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si. Vi consiglio di impararli bene, a memoria, anche in ordine inverso: Si, La, Sol, Fa, Mi, Re, Do. Per mettere le note sul pentagramma serve un simbolo, una chiave di lettura: vedremo che ce ne sono alcune, ma quella più diffusa e più utile è la chiave di violino, o anche chiave di Sol; il suo simbolo parte dalla seconda linea, dove appunto individua il Sol; dopo una piccola spirale si porta in alto curvando, scende diritta e chiude con un ricciolo.

La linea del Sol in evidenza (G, in inglese) e la scala dal Do (C) al Si (B)

Ora dovete imparare a leggere le note, ma come si fa? Serve ricordare dove si scrive una certa nota: il Sol è sulla seconda linea, dove inizia il disegno della chiave di Sol, la chiave di violino; il Do è sotto al pentagramma sul primo taglio; descrivete dove si trova una nota, poi ricopiatela senza il nome; serve solo esercizio e pazienza.

Due “ottave” complete…e qualche nota in più

Superato l’ostacolo delle prime sette note viene voglia di andare avanti: ricordate quante note si possono scrivere su un pentagramma? Solo tra linee e spazi sono nove, con due tagli addizionali sopra e sotto siamo arrivati a 19 note. Andiamo per gradi e impariamo un nuovo termine musicale: un gruppo di sette note si chiama ottava (già, proprio ottava, non settima); più avanti vedremo meglio il perché, per ora scopriamo solo che dopo il Si arriva un altro Do, più acuto del Do di partenza; quindo ora avremo un Do grave, sotto al pentagramma sul taglio, e un Do acuto, nel terzo spazio; e poi? Indovinato: un Re acuto, un Mi acuto, e così via, fino a un altro Do fuori dal pentagramma sul secondo taglio

Leggiamo qualche nota?

La lettura delle note è tutta questione di allenamento, all’inizio vi sentirete spaesati, lenti, ma nei prossimi capitoli vi accorgerete che le note…sono sempre quelle, solo rimescolate


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10 capitoli – 43 paragrafi – 30 anni di esperienza

CAPITOLO 1
1/43 – Il pentagramma
2/43 – Chiave di violino
3/43 – Alterazioni
4/43 – Chiave di basso
CAPITOLO 2
5/43 – Toni e semitoni
6/43 – Intervalli di terza
7/43 – Fino all’ottava
8/43 – Scala e tonalità
CAPITOLO 3
9/43 – Valori e divisioni
10/43 – Punti e legature
11/43 – La misura
12/43 – Strutture ritmiche
CAPITOLO 4
13/43 – Tempo
14/43 – Pulsazioni
15/43 – Metrica
16/43 – Tempi composti
CAPITOLO 5
17/43 – Dinamiche
18/43 – Articolazioni
19/43 – Fraseggio
CAPITOLO 6
20/43 – Respirazione
21/43 – Impostazione
22/43 – Appoggio
23/43 – Registri
24/43 – Classificazioni
25/43 – Tono di voce
CAPITOLO 7
26/43 – Archi
27/43 – Pizzico e tastiera
28/43 – Legni
29/43 – Ottoni
30/43 – Aerofoni liberi
31/43 – Percussioni
32/43 – La partitura
CAPITOLO 8
33/43 – Soggetto
34/43 – Polifonia
35/43 – Tema e variazioni
36/43 – Appendici
37/43 – La forma
CAPITOLO 9
38/43 – Voce e teatro
39/43 – Il melodramma
40/43 – Il cinema

CAPITOLO 10
41/43 – Onda sonora
42/43 – Corda vibrante
43/43 – Velocità del suono

Violetta, true love?

Is Violetta really in love?
Will she change her lifestyle for Alfredo?
Find out with Musical Beam!

La Traviata 1/5 – Violetta, true love?

La traviata is based on the play La Dame aux camélias (1852), adapted from the novel by Alexandre Dumas fils. The original title of the opera was Violetta. It was first performed on 6 March 1853 in Venice.


Violetta Valéry, a famed courtesan, throws a party to celebrate her recovery from an illness. Alfredo Germont is a young bourgeois who has long adored Violetta from afar. After the guests leave, Violetta wonders if Alfredo could actually be the one in her life.

È strano! È strano! In core scolpiti ho quegli accenti! Saria per me sventura un serio amore? Che risolvi, o turbata anima mia? Null’uomo ancora t’accendeva. O gioia ch’io non conobbi, esser amata amando! E sdegnarla poss’io per l’aride follie del viver mio?How strange! How strange! His words are burned upon my heart! Would a real love be a tragedy for me? What decision are you taking, oh my soul? No man has ever made me fall in love. What joy, such as I have never known, loving, being loved! And can I scorn it for the arid nonsense of my present life?

“È strano, è strano” – Open12 Editions


Violetta eventually concludes that she needs freedom to live her life. From off stage, Alfredo’s voice is heard singing about love as he walks down the street.

Violetta: Sempre libera degg´io folleggiare di gioia in gioia, vo´che scorra il viver mio pei sentieri del piacer. Nasca il giorno, o il giorno muoia, sempre lieta ne´ ritrovi, a diletti sempre nuovi dee volare il mio pensier.Free and aimless I frolic from joy to joy, flowing along the surface of life’s path as I please. As the day is born, or as the day dies, happily I turn to the new delights that make my spirit soar.
Alfredo: Amor è palpito dell´universo intero, misterioso, altero, croce e delizia al cor.Love is a heartbeat throughout the universe, mysterious, altering, the torment and delight of my heart.
Violetta: Oh! Oh! Amore! Follie! Gioir!Oh! Oh! Love! Madness! Euphoria!

“Sempre libera” – Open7 Editions


See more information on La Traviata (G. Verdi)

La Traviata 1/5 – Violetta, true love?
La Traviata 2/5 – Alfredo, wisdom or fire?
La Traviata 3/5 – Amami, Alfredo!
La Traviata 4/5 – Zingarelle & Matadores
La Traviata 5/5 – Too late to leave Paris?

Il pentagramma – Il nostro spazio

Impariamo dove si scrivono le note,
il pentagramma, 5 linee, 4 spazi

…e molto di più!

Corso di musica 1/43 – Il pentagramma

Pentagramma significa cinque linee, sono cinque linee vicine e parallele; le linee si contano, per convenzione la prima linea è quella più in basso, mentre la quinta è quella più in alto. Tra due linee c’è uno spazio; gli spazi nel pentagramma sono quattro, si contano dal basso.

Cinque linee, quattro spazi. Ecco dove scriviamo le note.

Impariamo due termini musicali: per indicare l’alto si dice acuto, per indicare il basso si dice grave; nella parte bassa del pentagramma ci sono le note gravi, nella parte alta le note acute. Acuto e grave sono termini relativi: la seconda linea è più acuta della prima ma più grave della terza.

A sinistra le note più gravi, a destra quelle più acute.

Dove possiamo scrivere le note nel pentagramma? Abbiamo cinque linee e quattro spazi, quindi c’è posto per nove note. A volte però nove note non bastano, c’è bisogno di qualche nota in più; in questi casi il pentagramma viene “allargato” sia sopra che sotto con dei trattini, dei pezzetti di linea, che si chiamano tagli addizionali.

Dove sono le note?

Anche se non conosciamo ancora le note, sappiamo già descrivere dove si trovano. Una nota può essere sulla prima linea, sul terzo spazio, sopra o sotto al pentagramma, sul primo taglio addizionale, oppure sopra o sotto al secondo taglio addizionale…sì, per ora è complicato, più avanti vedremo che c’è un modo molto più semplice di descrivere le note.


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CAPITOLO 1
1/43 – Il pentagramma
2/43 – Chiave di violino
3/43 – Alterazioni
4/43 – Chiave di basso
CAPITOLO 2
5/43 – Toni e semitoni
6/43 – Intervalli di terza
7/43 – Fino all’ottava
8/43 – Scala e tonalità
CAPITOLO 3
9/43 – Valori e divisioni
10/43 – Punti e legature
11/43 – La misura
12/43 – Strutture ritmiche
CAPITOLO 4
13/43 – Tempo
14/43 – Pulsazioni
15/43 – Metrica
16/43 – Tempi composti
CAPITOLO 5
17/43 – Dinamiche
18/43 – Articolazioni
19/43 – Fraseggio
CAPITOLO 6
20/43 – Respirazione
21/43 – Impostazione
22/43 – Appoggio
23/43 – Registri
24/43 – Classificazioni
25/43 – Tono di voce
CAPITOLO 7
26/43 – Archi
27/43 – Pizzico e tastiera
28/43 – Legni
29/43 – Ottoni
30/43 – Aerofoni liberi
31/43 – Percussioni
32/43 – La partitura
CAPITOLO 8
33/43 – Soggetto
34/43 – Polifonia
35/43 – Tema e variazioni
36/43 – Appendici
37/43 – La forma
CAPITOLO 9
38/43 – Voce e teatro
39/43 – Il melodramma
40/43 – Il cinema

CAPITOLO 10
41/43 – Onda sonora
42/43 – Corda vibrante
43/43 – Velocità del suono